Esame visivo optometrico
“La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva.”
David Hume
L’esame visivo optometrico definisce una completa valutazione della condizione refrattiva e la correzione ottica più adatta. Il controllo della vista o controllo refrattivo richiede test specifici, attraverso i quali viene esaminato ogni singolo aspetto della visione. La scelta di un occhiale o di una lente a contatto, affinché svolgano la propria funzione correttiva, deve basarsi su un’approfondita analisi refrattiva.
Ottica Calcagni ha come unico obiettivo la salute visiva dei clienti; ottici optometristi specializzati e costantemente aggiornati, vi seguiranno per rispondere adeguatamente a tutte le vostre esigenze.
Ottica Calcagni di Calcagni Giorgio
DAL 1981
OGGIONO, LECCO
Nonostante sia evidente l’importanza delle visite mediche oculistiche di prevenzione, non tutti sanno che l’analisi visiva optometrica, attraverso una specifica batteria di test è in grado di scoprire in anticipo molti difetti visivi e intervenire tempestivamente per risolverli. Il nostro obiettivo è quello di seguire il cliente con la massima cura e la massima professionalità.
Cos’è l’esame visivo optometrico?
Esame della vista o controllo refrattivo
L’esame visivo optometrico, chiamato anche controllo della vista o controllo rifrattivo, è fondamentale affinché l’ottico optometrista specializzato possa valutare la condizione rifrattiva e le abilità visive di un soggetto.
La condizione rifrattiva è la situazione in cui si presenta un paziente nel momento in cui arriva in studio. Valutando questa condizione è possibile definire i vizi rifrattivi del soggetto: miopia, astigmatismo e ipermetropia.
Le abilità visive sono ulteriori aspetti fondamentali che vengono valutati durante l’esame, come le capacità di allineare, accomodare (messa a fuoco) e convergere i due occhi.
L’optometrista, considerando metodi soggettivi e oggettivi, definisce l’opportuna correzione ottica necessaria per riportare il soggetto all’emmetropia, compensando difetti visivi con occhiali o lenti a contatto.
Entriamo nel tecnico! L’emmetropia è quella condizione oftalmologica con una rifrazione ideale dell’occhio, il quale non presenta anomalie di rifrazione cioè ametropie, quali miopia, astigmatismo e ipermetropia.
Come si svolge?
Esame soggettivo ed esame oggettivo
L’esame della vista può essere tecnicamente suddiviso in tre fasi: anamnesi, esame strumentale oggettivo ed esame soggettivo.
Durante l’anamnesi, attraverso domande mirate, vengono ricostruiti il quadro clinico visivo del paziente, la sua storia visiva e le sue abitudini quotidiane.
La fase successiva è l’esame strumentale oggettivo durante il quale vengono eseguiti tutti i test visivi necessari al fine di raccogliere le informazioni utili alla valutazione visiva optometrica.
Nella terza e ultima fase, cioè l’esame soggettivo, vengono incrociati tutti i dati ricavati nelle fasi precedenti, in modo tale da ottenere il risultato corretto conforme alle abitudini del paziente. Dati e informazioni raccolti durante questo esame aiutano l’optometrista nella stesura del programma da seguire.
Una serie di criteri generalmente validi sono impossibili da individuare per test e metodologie, poiché variano in base a necessità ed esigenze di ognuno. Nei casi di persone disabili, con scarsa cooperazione o facilmente stancabili, eseguiamo l’esame rifrattivo breve costituito da valutazioni considerate minime per eseguire un’analisi optometrica delle condizioni più frequenti.
Ottica Calcagni non svolge attività medica e non esegue visite medico-oculistiche.
L’esame visivo optometrico, eseguito da un ottico optometrista, non sostituisce in alcun modo una visita medica effettuata da un oculista. I nostri ottici optometristi non effettuano diagnosi mediche; infatti, solo un medico oftalmologo può valutare la salute oculare e seguire un paziente sotto il profilo medico.